Una Sorpresa Piccante

Marco aprì la porta di casa con un sorriso malizioso, sapendo che avrebbe trovato Alessia immersa nella sua routine mattutina. Lei, con i suoi capelli castani sciolti sulle spalle e gli occhi castani che brillavano di sorpresa, lo guardò con un’espressione tra il divertito e lo sconcertato. “Che ci fai qui?” chiese, mentre il cuore le batteva più forte del solito. Marco, con i suoi capelli biondi spettinati e gli occhi verdi che scintillavano di eccitazione, le si avvicinò, posandole una mano sulla vita. “Ho una sorpresa per noi,” sussurrò, la voce carica di promessa.

Alessia, nonostante la sua natura timida, sentì un brivido di anticipazione percorrerle la schiena. Marco era sempre stato spudorato, capace di trasformare qualsiasi momento in un’avventura. “Una sorpresa? E di che si tratta?” chiese, cercando di mantenere un tono leggero, anche se il suo corpo già reagiva alla sua presenza. Marco le sfiorò il mento con un dito, guidando il suo sguardo verso il suo. “Vedrai, ti piacerà,” rispose con un sorriso enigmatico.

Dopo averle preso la mano, Marco la condusse verso la macchina, parcheggiata fuori. Alessia lo seguì, incuriosita e un po’ nervosa. Durante il viaggio, lui le accarezzò il braccio con nonchalance, come se fosse la cosa più naturale del mondo. “Dove stiamo andando?” chiese lei, cercando di nascondere l’eccitazione che cresceva dentro di lei. “In un posto speciale,” rispose lui, senza aggiungere altro.

Arrivarono davanti a un edificio lussuoso, una suite esclusiva che Marco aveva prenotato grazie al consiglio di una coppia amica. Alessia rimase a bocca aperta quando entrarono nella camera: un letto tondo dominava la stanza, accanto a una piscina privata che scintillava sotto la luce soffusa. C’era anche una sauna e una doccia di vapore, ma ciò che attirò immediatamente la sua attenzione furono gli accessori per il bondage: una croce e un cavalletto, posizionati in un angolo come inviti silenziosi.

“Marco, questo posto è... incredibile,” mormorò, sentendo il calore salire alle guance. Lui le sorrise, gli occhi pieni di desiderio. “Non abbiamo nemmeno iniziato,” le disse, avvicinandosi per baciarla con passione. Le sue labbra erano ferme, ma dolci, e Alessia si abbandonò al bacio, sentendo il corpo rispondere con un’intensità che la sorprese.

Senza perdere tempo, Marco la spinse delicatamente verso il letto, facendola cadere con grazia. Si tolse la camicia, rivelando un torso scolpito che Alessia non poté fare a meno di ammirare. Lei, a sua volta, iniziò a slacciarsi il vestito, lasciandolo scivolare lungo il corpo, rivelando la lingerie nera che Marco adorava. I suoi seni, pieni e invitanti, tremavano leggermente per l’eccitazione, e lui non resistette: si chinò su di lei, mordendole il collo con delicatezza prima di scendere verso il basso.

Con mani esperte, Marco le sfilò gli slip, esponendo il suo sesso umido e pronto. Alessia gemette piano, chiudendo gli occhi mentre lui le baciava l’interno coscia, avvicinandosi sempre più al suo centro. Quando la sua lingua finalmente toccò il suo clitoride, lei si arcuò, afferrandogli i capelli biondi per trattenerlo. “Marco...” sussurrò, la voce rotta dal piacere.

Lui non si fermò. Con lenta determinazione, le aprì le gambe e si immerse nel suo calore, succhiando e leccando con una dedizione che la fece impazzire. Alessia si contorceva sotto di lui, il respiro affannoso, mentre il piacere si accumulava dentro di lei come un’onda pronta a esplodere. “Mmm, il tuo nettare è così dolce,” mormorò Marco, sollevandosi per guardarla con occhi pieni di desiderio.

Ma non era abbastanza. Marco voleva di più. Si alzò in piedi, togliendosi i pantaloni per rivelare il suo membro eretto, grosso e pulsante. Alessia lo guardò, il cuore che batteva all’impazzata, mentre lui si posizionava tra le sue gambe. Con un movimento deciso, le entrò dentro, riempiendola completamente. Lei gemette, afferrandogli le spalle mentre lui iniziava a muoversi con un ritmo costante e profondo.

Il letto tondo amplificava ogni sensazione, permettendo loro di muoversi liberamente. Marco la guardava con intensità, i suoi occhi verdi fissi sui suoi mentre la penetrava con forza. Alessia si sentiva piena, soddisfatta, ma voleva di più. “Marco... non fermarti,” sussurrò, stringendolo a sé.

Lui sorrise, accelerando il ritmo. Il suo membro scivolava dentro di lei con facilità, bagnato dai suoi succhi. Alessia si sentiva sul punto di esplodere, ma Marco, troppo eccitato, non riuscì a trattenersi. Con un grido soffocato, raggiunse l’orgasmo, riempiendola del suo seme caldo. Lei gemette, delusa ma ancora tremante, mentre lui si lasciava cadere accanto a lei, ansimante.

“Scusami, amore, ero troppo eccitato,” disse, accarezzandole i capelli. Alessia sorrise, sentendo il calore del suo corpo accanto al suo. “Non importa,” rispose, “ma non è finita qui.” Marco la guardò, incuriosito. “Oh no?” chiese, alzando un sopracciglio.

Lei si alzò, dirigendosi verso la borsa che aveva portato con sé. Ne estrasse uno strap-on con dildo, sorridendo maliziosamente. Marco la guardò, gli occhi che si allargarono per la sorpresa. “Alessia... cosa...?” balbettò, ma lei non gli diede il tempo di finire. Si avvicinò a lui, togliendosi la lingerie e infilando lo strap-on.

“Ora è il mio turno,” disse, la voce carica di promessa. Marco, sdraiato sul letto, la guardò con un misto di eccitazione e timore. Alessia si posizionò sopra di lui, guidando il dildo verso il suo ano. Lui trattenne il respiro, sentendo la punta toccare il suo ingresso. “Sei pronto?” chiese lei, con un sorriso spudorato.

Marco annuì, chiudendo gli occhi mentre Alessia iniziava a spingere. Il dildo entrò lentamente, dilatandolo, e lui gemette, sentendo una sensazione nuova e intensa. Alessia iniziò a muoversi, inculandolo con un ritmo costante, guardandolo con occhi pieni di desiderio. “Ti piace, Marco?” chiese, la voce roca.

Lui annuì, incapace di parlare. Il piacere era travolgente, diverso da qualsiasi cosa avesse provato prima. Alessia accelerò, i suoi seni che rimbalzavano ad ogni spinta, mentre il dildo lo riempiva completamente. Marco sentì il suo orgasmo avvicinarsi, il corpo teso come una corda. “Alessia... sto per...” sussurrò, ma lei non si fermò.

Con un grido, Marco spruzzò, il suo seme schizzò sul letto mentre il suo corpo si contraeva in preda all’estasi. Alessia, sentendo le sue contrazioni, raggiunse anche lei l’orgasmo, gemendo mentre il dildo la stimolava profondamente. Si lasciò cadere su di lui, ansimante, i loro corpi sudati che si intrecciavano.